Elizabeth Diller, importante architetta statunitense d’origine polacca, è vincitrice del Leone d’Oro alla Biennale d’Architettura 2025.
Divenuta celebre per la realizzazione della High Line a New York, è stata inclusa nella lista delle 100 personalità più influenti secondo Time Magazine nel 2009 e nel 2018.
Docente di architettura all’Università di Princeton, nel 2019 ha vinto il Jane Drew Prize e il premio annuale Women in Architecture.
Nata il 17 giugno 1954 a Łódź, in Polonia, da genitori ebraici, aveva sei anni quando la famiglia è emigrata negli Stati Uniti.
Nel 1979 si è laureata in architettura e nel 1981 ha fondato, insieme al marito Ricardo Scofidio, lo studio associato poi diventato Diller Scofidio + Renfro che si distingue per l’approccio interdisciplinare che include, oltre a opere di architettura e urbanistica, progetti d’arte concettuale, installazioni, sculture, scenografie, performance multimediali, commissionate ed esposte nelle principali istituzioni d’arte del mondo.
Oltre alla High Line, lo splendido parco sopraelevato tra i più esclusivi di Manhattan nato dalla omonima ferrovia in disuso, insieme ai suoi partner ha progettato numerosi edifici importanti come il Berkeley Art Museum, l’Institute of Contemporary Art di Boston, ristrutturato il Lincoln Center, edifici della Brown e della Stanford University e il Broad Museum di Los Angeles, ha curato l’importante ampliamento del MoMA e The Shed, centro culturale presso l’Hudson Yards di Manhattan.
La società è stata insignita del premio Architecture Innovator of the Year 2017 del Wall Street Journal Magazine e ha ricevuto lo Smithsonian Institution National Design Award.
Elizabeth Diller nel 2025 ha vinto la Biennale di Architettura di Venezia con un progetto che punta a realizzare un meccanismo in grado di depurare le acque lagunari rendendole quasi potabili al punto da poter essere adoperate per fare il caffè.
Ha curato la grande mostra al Maxxi di Roma Architettura instabile, che ha presentato opere architettoniche dagli anni Trenta a oggi legate all’edilizia e alla mobilità con elementi cinetici che riconfigurano lo spazio.