Janelle Monáe, cantautrice, attrice, produttrice, attivista, ha fatto del suo corpo e del suo talento un vessillo di libertà e fierezza.
Con otto candidature ai Grammy Award, ha vinto numerosi premi per il suo impegno artistico e sociale.
In prima linea per rivendicare i diritti delle donne, delle persone Lgbtq+ e razzializzate, ha messo la sua arte al servizio dei diritti umani.
Il suo nome completo Janelle Monáe Robinson ed è nata a Kansas City, il 1º dicembre 1985 in una famiglia della working class. Da piccola cantava nel coro della chiesta battista e a soli dodici anni già scriveva copioni per compagnie teatrali locali. Grazie a una borsa di studio, ha frequentato, unica ragazza nera della sua classe, l’American Musical and Dramatic Academy di New York, che ha lasciato per trasferirsi ad Atlanta, in una casa condivisa con altre cinque ragazze, lavorando come impiegata per mantenersi agli studi, mentre coltivava il sogno di scrivere musical e esordire a Broadway.
Mentre girava nei college per promuovere le sue prime canzoni, ha incontrato i cantautori Chuck Lightning e Nate Wonder con cui ha fondato la Wondaland Arts Society, etichetta underground nata per supportare giovani talenti in cerca di una libera dimora. Una casa in cui poter sviluppare suoni e visioni senza alcun freno, abbandonando le aspettative sull’arte, la razza, il genere, la cultura e la gravità.
Dopo diverse collaborazioni, nel 2007, ha pubblicato il suo primo lavoro solista, l’EP Metropolis: Suite I (The Chase) poi incorporato nel suo primo disco The ArchAndroid del 2010, concept album ambientato nel 2719 in cui Cindi Mayweather, il suo alter ego androide, figura messianica nel mondo di Metropolis, paladina di un movimento per sconfiggere il pregiudizio, guidando la gente alla ribellione e alla ricerca della libertà.
Del 2013 è The Electric Lady, promosso dal singolo Q.U.E.E.N. (Queer, Untouchables, Emigrants, Excommunicated, Negroid), che ha vinto un MTV Video Music Awards, un NAACP Image Award e un Soul Train Music Award.
Nel 2018, quando ha pubblicato il terzo progetto solista, Dirty Computer, ha dichiarato: “Voglio che le ragazze, i ragazzi, le persone non binarie, etero, gay, queer che hanno difficoltà a gestire la loro sessualità, che si sentono ostracizzate o vittime di bullismo solo per il fatto di essere se stesse, sappiano che le vedo e le sostengo.”
Nel 2023, è uscito il quarto album in studio The Age of Pleasure.
Il 14 aprile 2014 è stata premiata con l’Harvard College Women’s Center Award for Achievement in Arts and Media per i suoi contributi artistici e sostegno al femminismo e ha ricevuto il titolo di Woman of the Year al Celebration of Black Women gala dell’Università di Harvard.
Da attrice ha recitato in film pluripremiati che raccontano le battaglie, il coraggio e l’esempio di donne nere come Il Diritto di Contare e Harriet. È comparsa in diverse serie televisive, ha prestato la sua voce a personaggi d’animazione e cantato in numerose colonne sonore.
Nel 2020 è stata nel cast del film The Glorias: A Life on the Road sulla storia dell’attivista femminista Gloria Steinem e ha aperto la 92ª edizione dei Premi Oscar con una canzone di Billy Porter che ha evidenziato i molti film candidati e quelli snobbati dall’Accademia.
Nel 2022 ha pubblicato il suo primo libro, The Memory Librarian: And Other Stories of Dirty Computer.
Nel 2023 i Critics’ Choice Awards l’hanno premiata con il #SeeHer Award per aver onorato personaggi interpretati autenticamente che sfuggono agli stereotipi, si spingono oltre i limiti e si battono per l’uguaglianza di genere.
Col suo stile che mescola un funky energico e progressioni soul, la capacità
di mantenere il palco, la scelta oculata dei suoi personaggi cinematografici, l’attivismo e magnetismo, ha incantato il mondo, a partire da celebrità come Michelle e Barack Obama che, dopo una storica performance alla Casa Bianca, l’hanno voluta in uno show che hanno prodotto.
Janelle Monáe Robinson è una potenza in grado di sfruttare la sua visibilità per apportare un enorme contributo al femminismo intersezionale.
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