Eminente editorialista, Katha Pollitt è autrice di saggi e raccolte di poesie.
In Italia è poco conosciuta ma negli Stati Uniti è una delle opinioniste più apprezzate e temute in argomenti di politica interna e estera, welfare, media e diritti umani.
Il suo lavoro viene studiato nelle università.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui spiccano due National Magazine Awards for Essays and Criticism e il National Book Critics Circle Award per la sua prima raccolta di poesie, Antarctic Traveller, del 1982.
Dagli anni Novanta cura la rubrica Subject to Debate, su The Nation, che il Washington Post ha definito “il posto migliore dove andare per un pensiero originale di sinistra“.
Ha scritto saggi e recensioni di libri per The New Yorker, The Atlantic, The New Republic, Harper’s, Ms., Glamour, Mother Jones, il New York Times e la London Review of Books.
I suoi editoriali sono stati raccolti in tre libri: Virginity and Death!: And Other Social and Political Issues of Out Time; Subject to Debate: Sense and Dissensts on Women, Politics, and Culture; Reasonable Creatures: Essays on Women and Feminism, nominato per il National Book Critics Circle Award. Il titolo del libro è un riferimento a un verso del trattato di Mary Wollstonecraft del 1794, A Vindication of the Rights of Woman che citava: “Vorrei vedere le donne né eroine né bruti; ma creature ragionevoli“.
Nata il 14 ottobre 1949 a New York, da padre protestante e madre ebrea, si è laureata in filosofia al Radcliffe College di Harvard nel 1972 e ottenuto un Master in scrittura alla Columbia nel 1975.
Durante gli anni universitari ha militato della Students for a Democratic Society e preso parte agli scioperi studenteschi.
Scrive da sempre di femminismo e di politiche identitarie e, nel 1991 ha coniato la frase “Il principio di Puffetta“, in cui caratterizza il personaggio dei cartoni animati come la femmina solitaria in un gruppo di maschi che è spesso una figura stereotipata.
Nel 2007 è uscito Learning to Drive: And Other Life Stories, una raccolta di saggi personali in cui tocca una serie di argomenti, dal webstalking di un fidanzato traditore alla storia della sua famiglia. Il libro, nel 2014 è diventato un film.
Il suo secondo volume di poesie, The Mind-Body Problem, è stato pubblicato nel 2009.
Nel 2014 è uscito Pro: Reclaiming Abortion Rights, il cui titolo vuole parafrasare le persone pro-choice. Nominato tra i migliori libri dell’anno per il New York Time, argomenta a favore dell’aborto come diritto morale e bene sociale.
Con argomenti lucidi e sensati, ne riformula il dibattito per dimostrare che riguarda i diritti umani fondamentali riaffermando la priorità della vita e della salute della donna.
Di lei Mary Gordon ha scritto: “La sua intelligenza è sempre implacabile, sempre tonificante, pur mantenendo sempre una meravigliosa leggerezza. È il gin e Campari del movimento femminile”.
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