Lina Attalah giornalista resistente
Giornalista e attivista pluripremiata, ha fondato e dirige Mada Masr, testata libera egiziana.
Lina Attalah, fra le 100 persone più influenti dell’anno 2020 secondo la rivista Time, è una giornalista e attivista egiziana che lotta contro la repressione della stampa da parte del regime dittatoriale di al-Sisi.
Nata nel 1983, ha studiato al Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico a Duino, in provincia di Trieste, e poi giornalismo all’Università Americana del Cairo.
Ha scritto della rivoluzione in Siria del 2011 e delle elezioni in Iraq del 2013, per il Daily Star, il Cairo Times e l’agenzia Thomson Reuter.
È stata picchiata dalle forze dell’ordine mentre seguiva le proteste del 2011.
È stata caporedattrice dell’Egypt Independent, fino alla sua chiusura, nel 2013, anno in cui ha fondato Mada Masr, quotidiano online e ultima testata libera del Paese, in cui denuncia arresti arbitrari, incarcerazioni e sparizioni forzate a danno di oppositori politici, attivisti e intellettuali egiziani.
Nel novembre 2019 è stata prelevata insieme ad altri giornalisti durante una retata in redazione e detenuta per breve tempo.
Nuovamente fermata nel maggio 2020, a causa delle inchieste seguite, degli articoli di denuncia, delle posizioni a favore delle libertà fondamentali e delle polemiche alimentate contro il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi.
È stata arrestata fuori dal carcere di Tora al Cairo, dove stava intervistando Laila Soueif, la madre dell’attivista e blogger Alaa Abd El Fattah, condannato a cinque anni per aver preso parte alle manifestazioni contro il governo.
Nel 2020 ha ricevuto il 2020 Knight International Journalism Award dal Centro internazionale di giornalismo, il Premio per il giornalismo indipendente di Reporter senza frontiere, e l’Hermann-Kesten-Förderpreis della sezione tedesca di PEN International.
Nel marzo 2022 è stata insignita del titolo di Cavaliera dell’Ordine delle arti e delle lettere presso l’ambasciata francese al Cairo.
Lina Attalah è un importante esempio di giornalismo resistente costretto a situazioni complicate e pericolose, che continua a non piegarsi a minacce, intimidazioni e arresti.
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