Mary Blair, artista, designer e illustratrice di libri per l’infanzia, è nota soprattutto per il suo lavoro con la Walt Disney per cui ha disegnato capolavori come Dumbo, Lilli e il Vagabondo, Alice nel paese delle meraviglie, Peter Pan, Cenerentola e molti altri.
Per prima ha portato l’arte moderna all’interno dell’animazione.
Eclettica e talentuosa, ha anche disegnato pubblicità, packaging, biglietti di auguri e scenografie teatrali.
La sua impronta stilistica è ancora oggi inconfondibile, i colori elettrici, esagerati, spesso dissonanti fra loro, che rappresentano il suo marchio di fabbrica, venivano utilizzati in aree di tinte piatte e forme eccezionalmente innovative per i suoi tempi.
Nata col nome di Mary Browne Robinson a McAlester, Oklahoma, il 21 ottobre 1911, aveva vissuto con la famiglia in Texas e poi in California.
Si era laureata al Chouinard Art Institute di Los Angeles nel 1933, facendosi apprezzare come pittrice di acquerelli.
Negli anni ’30 ha fatto parte dell’innovativa California Water-Color Society.
Nel 1934 ha sposato Lee Everett Blair, artista da cui ha preso il cognome. Insieme sognavano di aprire una galleria d’arte, ma sfumato il progetto a causa della Depressione, ha ripiegato sul lavoro di colorista nell’industria dell’animazione per la Metro-Goldwyn-Mayer.
Nel 1940 ha iniziato a lavorare nei Walt Disney Animation Studios, il suo compito principale era quello di creare i tableaux delle produzioni già in corso, che all’epoca venivano eseguiti a mano. Ma invece di eseguire le istruzioni, cambiava la produzione secondo il suo stile.
Le tensioni con i colleghi, dovute al suo carattere ribelle e i ritardi nelle consegne, sfociarono, nel 1941, nella decisione di lasciare il lavoro.
Walt Disney in persona, però, che ne apprezzava il grande talento, volle riammetterla nel team e le chiese di accompagnarlo, insieme a pochi altri artisti, in un tour di ricerca in Sud America.
Durante questo viaggio le si pararono davanti i colori abbaglianti dell’America Latina che hanno influenzato la sua produzione, diventando il suo marchio di fabbrica.
Era partita da colori leggeri, eseguiti soprattutto all’acquarello, per poi evolversi in una direzione molto più plastica, con l’utilizzo di pastelli e acrilico.
Nonostante continuasse a non essere molto amata a causa del suo carattere tempestoso e i suoi alti standard di esecuzione, Walt Disney le diede carta bianca mettendola a capo della produzione di capolavori come Cenerentola, Alice nel paese delle meraviglie e Peter Pan e a supervisionare i lungometraggi animati Saludos Amigos e The Three Caballeros.
Intorno agli anni ‘50 ha lasciato gli Studios per concentrarsi su progetti di grafica e illustrazione di libri per l’infanzia, collaborando come libera professionista a importanti campagne pubblicitarie.
Nonostante non fosse più interna, Disney ha continuato a commissionarle lavori come i murales dipinti o realizzati con piastrelle che sono stati esposti nei parchi divertimenti, negli hotel e in altre attrazioni del brand, dalla California alla Florida. Ha anche progettato il murale per la sala d’attesa della chirurgia pediatrica dell’Eye Institute presso l’Università della California e per la Tomorrowland Promenade e realizzato i biglietti di auguri per Hallmark.
Ha avviato la progettazione di base per Disneyland e il padiglione dedicato al Messico nel parco divertimenti di Epcot, in Florida. È stata responsabile artistica dell’attrazione It’s a Small World alla Walt Disney Imagineering, società di ricerca e sviluppo del gruppo.
Nel 1968 è stata color designer nel film How To Succeed In Business Without Really Trying.
Nel 1991 è stata inserita tra le Disney Legends.
È morta a Soquel, California, il 26 Luglio 1978, a causa di un’emorragia cerebrale.
Mentre la sua arte al di fuori della Disney è poco conosciuta, il suo utilizzo audace e innovativo del colore è ancora fonte di ispirazione nel mondo del design e dell’animazione.
Ancora oggi si effettuano lavori ispirandosi alla sua tecnica e al suo talento, come la sigla di Monsters en Co., omaggio alle sue tecniche plastiche e colorative.
Nel 2017 la casa editrice con cui ha tanto collaborato, la Simon&Schuster, le ha dedicato una biografia illustrata.
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