Milena Gabanelli, giornalista, autrice e conduttrice televisiva, è una delle voci più autorevoli e scomode del mondo dell’informazione.
Graffiante, libera e intraprendente, ha condotto inchieste e reportage che hanno fatto la storia, andando fino in fondo alla ricerca per la verità.
È stata inviata di guerra e l’unica italiana a mettere piede e soggiornare per un mese per un reportage sull’isola di Pitcairn, dove vivono le persone che discendono dagli ammutinati del Bounty.
Lavorando da sola, con una videocamera portatile, ha introdotto in Italia, nei primi anni Novanta, il videogiornalismo, metodo che ha insegnato nelle scuole e che ha ispirato diversi programmi televisivi.
Nata a Nibbiano, in provincia di Piacenza, il 9 giugno 1954, a vissuto a Desio, in Brianza, prima di trasferirsi a Bologna, dove si è laureata al DAMS con una tesi in Storia del Cinema.
Ha iniziato a collaborare con la Rai nel 1982, realizzando programmi di attualità. Nello stesso anno ha partecipato al Festival del Cinema di Venezia con il documentario A Jean Eustache sul regista francese Jean Eustache.
Nel 1989 ha lavorato per Speciale Mixer, trasmissione di Giovanni Minoli, che l’ha portata a documentare, in giro per il mondo, temi come la crescita economica della Cina, a esplorare Vietnam, Cambogia, a realizzare reportage sui venditori di reni in India, sulle persone deformi a causa dei test atomici in Kazakistan e sulla yakuza giapponese.
Come inviata, ha lavorato in paesi come l’ex Jugoslavia, Birmania, Sudafrica, Mozambico, Somalia, Cecenia e altri ancora.
Nel 1994 ha condotto Effetto Video 8 Professione Reporter un programma sperimentale che ha proposto servizi di videogiornalismo realizzati in giro per il mondo. Un nuovo modo di fare inchiesta, in cui la persona inviata era, per la prima volta, regista e autrice del servizio, senza la mediazione di terze persone, che consentiva di entrare e muoversi con più agilità in determinati ambienti, creando un contatto diverso con le persone intervistate e abbattendo notevolmente i costi di produzione.
Nel 1997 ha ideato e condotto Report, diventato in pochi anni, il miglior programma di giornalismo investigativo che ha affrontato temi di carattere economico, legati alla salute, alla giustizia, alle inefficienze dei servizi pubblici, crimine organizzato, ecomafie, servizi segreti e molte altre ancora. Per le sue inchieste scottanti che hanno pestato i piedi a poteri forti, è stata portata in giudizio numerose volte.
Nell’aprile 2013 il Movimento 5 Stelle l’aveva proposta come loro candidata alla Presidenza della Repubblica Italiana.
Dopo vent’anni di messa in onda, nel 2017 si è dimessa dalla RAI lasciando la conduzione del programma a Sigfrido Ranucci e da allora collabora con Il Corriere della sera, dove ha una sua rubrica dal titolo Dataroom ed è editorialista di Sette. Partecipa anche a trasmissioni di approfondimento di La7.
Ha scritto diversi libri e ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo impegno e il coraggio di svelare vicende nascoste.
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