La guerra è la cosa peggiore che possa accadere. Come giornalisti non dobbiamo raccontarla come un videogioco perché parliamo di persone che muoiono di freddo e di fame e che vorrebbero solo tornare a casa dai loro figli. Dobbiamo anche raccontare le vere eroine di questa guerra che sono le donne, che riescono a nutrire quando non c’è il cibo, che riscaldano quando c’è solo freddo e continuano a dare la vita, quando tutto intorno c’è la morte.
Patricia Simón Carrasco, giornalista, scrittrice e docente universitaria, è specializzata in relazioni internazionali, diritti umani e tematiche di genere.
Ha svolto lavoro d’inchiesta in oltre 25 paesi del mondo tra cui Colombia, Palestina, Giordania, Libano, Guatemala, Nicaragua, Mauritania, Stati Uniti, Sierra Leone, Marocco, Iraq e Ucraina.
Gran parte dei suoi reportage e documentari sono incentrati su temi quali diritti umani, violenza di genere, guerre, migrazioni, lotta alla povertà e resistenza eco-femminista contro le speculazioni delle multinazionali.
Nata a Estepona, nella provincia di Malaga, in Spagna, il 24 febbraio 1983, ha una laurea in giornalismo conseguita all’Università di Siviglia, una specializzazione in Relazioni Internazionali a Lione e un master in politica Pubblica e Welfare all’università di Oviedo.
Giornalista professionista dal 2002, ha collaborato con diverse radio e tv spagnole e co-fondato Periodismo Humano, il primo sito specializzato in diritti umani.
Nel 2014 ha creato il centro No habrá paz sin las mujeres (Non ci sarà pace senza le donne) per il quale ha documentato le rivendicazioni di numerose donne colombiane e palestinesi. Collabora con la rivista femminista Píkara Magazine.
È stata consulente di campagne di sensibilizzazione per diverse Ong. Tiene conferenze e corsi su comunicazione, giornalismo, diritti umani, tratta e migrazioni.
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