Il venerdì musicale è dedicato a Peaches, musicista e produttrice canadese di stanza a Berlino, che già alla fine degli anni Novanta, coi suoi look e la sua elettronica ruvida, proponeva testi che inneggiavano al superamento dei generi e alla libertà sessuale.
Le sue canzoni dense di empowerment e provocazione, sono presenti nelle colonne sonore di film come Mean Girls, Jackass Number Two, My Little Eye, Lost in Translation e in serie televisive come The L Word e Ugly Betty.
Nei suoi dischi, che produce da sola, suona personalmente quasi tutti gli strumenti e crea la parte elettronica.
Nata a Toronto col nome di Merrill Beth Nisker l’11 novembre 1966, prima di sfondare nella musica è stata un’insegnante di scuola primaria.
Trasferitasi a Berlino negli anni novanta, l’incontro con la musica elettronica, le ha fatto accantonare le sue origini folk.
Nel 2000 ha formato la Canadian Crew, con cui ha pubblicato il suo primo EP Lovertits con lo pseudonimo di Peaches che ha anticipato l’album d’esordio The Teaches of Peaches in cui mescola furia punk, basi elettroniche minimali e hip-hop.
Dopo un tour, una collaborazione con il socio Gonzales, e la partecipazione nel film Hideous man di John Malkovic, nel 2003 ha sfornato Fatherfucker, che ha visto la collaborazione di Iggy Pop, che l’ha, a sua volta, invitata a duettare con lui nell’album The skull ring.
Ha collaborato con Pink cantando nel disco Try This e con le Chicks on Speed nell’album 99 Cents.
Nel 2006 ha formato Peaches & The Herms (abbreviazione di ermafroditi) con cui ha pubblicato Impeach my Bush e aperto i concerti statunitensi dei Nine Inch Nails e Bauhaus.
Sono seguite diverse importanti collaborazioni e due dischi in studio, I Feel Cream del 2009 e Rub nel 2015.
Al Festival del Cinema di Berlino 2024 è stato presentato, nella sezione Panorama, Teaches of Peaches, documentario sulla vita e la carriera dell’icona elettro-punk, che riprende il titolo dell’album del 2000 e del tour che l’artista ha intrapreso 22 anni dopo, riproponendolo dal vivo.
Il film, diretto da Philipp Fussenegger e Judy Landkammer, è un andirivieni tra momenti del tour, le prove e dietro le quinte, corredato da tante immagini d’archivio che appartengono all’artista stessa.
Nota per i suoi concerti incendiari, nel documentario colpisce l’energia che Peaches trasmette ancora sul palco, la continuità nel mutamento, la relazione complessa che la lega alla sua eredità e identità, che ha preso forma nel tempo. Circondata da giovani collaboratori e collaboratrici, quest’artista visionaria e trasgressiva, conserva i suoi tratti selvaggi, istintivi e pieni di vita.
È già in lavorazione un altro film sulla sua vita, più intimo, che sarà diretto da Marie Losier, sua partner per quindici anni.
Temi, mode, opinioni mutano forma e direzione ma lei continua sul suo percorso che mira ad abbattere le distinzioni fra generi e a esprimere ciò che sente e vive.
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