P!nk è lo pseudonimo di Alecia Beth Moore, camaleontica musicista statunitense che ha venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo, nominata Artista Pop del Decennio nel 2009 e Donna dell’anno nel 2013 da Billboard.
Ha vinto sette MTV Video Music Awards, due MTV Europe Music Awards, tre Grammy Awards e un Daytime Emmy Award, oltre a diverse altre onorificenze.
Nel 2019 ha ottenuto la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame ed è stata la prima artista non britannica a cui è stato conferito l’Outstanding Contribution to Music Award ai BRIT.
Per il suo attivismo e impegno politico rappresenta un esempio per milioni di persone in tutto il mondo.
Nata a Doylestown, in Pennsylvania, l’8 settembre 1979, ha origini irlandesi, lituane e tedesche. L’amore per la musica le è stato trasmesso dal padre, che le aveva dato il vezzeggiativo di Pink, poi trasformato nel nome d’arte P!nk quando ha iniziato al carriera di solista nel 2000.
Alle scuole superiori ha fondato la sua prima band, cantava gospel in una chiesa, ha fatto parte di gruppi punk e rap e, mentre faceva diversi lavori come cameriera, si esibiva col suo skateboard al Club Fever di Philadelphia quando è stata notata da un talent scout.
Il suo album di debutto da solista è stato Can’t Take Me Home da allora ne ha prodotti altri sette che le hanno fatto vendere milioni di dischi, scalare le classifiche internazionali e guadagnare i premi musicali più prestigiosi.
Diversi tour internazionali, esibizioni prestigiose come quella al Super Bowl e la collaborazione con big del mondo musicale, non l’hanno frenata nello sperimentarsi anche al cinema e nel doppiaggio.
Con grinta e determinazione ha rotto parecchi schemi, ha affrontato, oltrepassato e infranto gli standard di bellezza e i ruoli di genere. Sin dai primi Anni Duemila ha portato in musica le sue esperienze personali e i problemi del mondo reale.
Le sue lotte contro il body shaming, per la parità di genere, in favore del mondo LGBTQ+, dei diritti degli animali e l’attivismo politico l’hanno consacrata una frontwomen del movimento transfemminista.
Nel 2006 con il brano Dear Mr. President ha criticato l’allora presidente degli USA Bush. In Stupid Girls ha demolito l’ossessione della società per le donne senza veli attaccando la rappresentazione femminile nelle clip dei colleghi rapper per poi ribadire che il corpo delle donne non esiste solo ad uso e consumo degli uomini.
I suoi discorsi di ringraziamento ai premi ricevuti sono stati di grande ispirazione per le donne di tutto il mondo. Agli MTV Video Music Awards del 2017, quando ha ricevuto il Michael Jackson Vanguard Award, ha pronunciato il suo discorso più significativo partendo da un’esperienza di sua figlia Willow che lamentava di essere discriminata dai compagni di scuola che le dicevano che sembrava un ragazzo.
Dal palco ha lanciato a sua figlia e a tutto il mondo un messaggio chiaro: “Mi vedi far crescere i capelli? Willow ha risposto: ‘No mamma’. Mi vedi cambiare il mio corpo? ‘No mamma’. Mi vedi cambiare il modo in cui mi presento al mondo? ‘No mamma’. Mi vedi esaurire le arene di tutto il mondo? ‘Sì mamma’. Ok allora, piccola, non cambiamo. Prendiamo la ghiaia nel nostro guscio e facciamone una perla. E aiutiamo altre persone a cambiare in modo che possano vedere più tipi di bellezza”.
In difesa della libertà d’espressione, durante il Trustfall Tour in Florida, nel 2023, ha regalato 2.000 libri messi al bando, dall’Individual Freedom Act, che impedisce i corsi sulla diversità o contro i pregiudizi nelle aziende e la legge soprannominata «Don’t say gay», che limita la discussione di argomenti Lgbtq+ nelle scuole.
P!nk è una donna e un’artista potente e inarrestabile che non manca di esprime le sue opinioni e di ispirare nuove e vecchie generazioni.