Sarah Thankam Mathews, premiata scrittrice statunitense di origine indiana, ha ricevuto il premio Best American Short Stories 2020 e borse di studio dall’Asian American Writers Workshop e dall’Iowa Writers Workshop.
Tutto questo sarebbe diverso, suo romanzo d’esordio, il cui titolo originale è All This Could Be Different, è stato finalista del National Book Award in Fiction 2022, del Discover Prize e dell’Aspen Words Literary Prize. Consigliato dal New York Times Editor’s Choice è stato considerato miglior libro dell’anno per riviste come Vogue, Harper’s Bazaar, Los Angeles Times, TIME, e per la National Public Radio.
Nata a Bangalore, in India, il 18 febbraio 1996 e cresciuta in Oman, quando aveva 17 anni si è trasferita con la famiglia in Wisconsin, dove ha studiato alla Madison.
Ha conseguito un Master of Fine Arts in scrittura e svolto numerosi lavori nel mondo della grafica, web e scrittura come freelance a New York, dove vive da qualche anno.
Durante la pandemia di COVID-19, mentre era in corso la pratica per diventare cittadina statunitense, si è trovata disoccupata. In quel periodo ha creato l’organizzazione di mutuo soccorso Bed-Stuy Strong e iniziato a scrivere il suo romanzo d’esordio, anche se in realtà ne aveva scritto un altro, che aveva usato per la tesi del master ma che non ha mai dato alle stampe.
Con la sua organizzazione è riuscita a raccogliere oltre un milione di dollari per aiutare la sua comunità a Brooklyn. Attraverso un’app di messaggistica che aziende e persone, ha aiutato trentamila persone che non avevano la possibilità di nutrirsi e sopravvivere.
All This Could Be Different, pubblicato nel 2022, che ha tanti spunti autobiografici, ha come protagonista Sneha, una giovane ragazza queer arrivata da adolescente dall’Asia meridionale che prova a costruire il suo futuro a Milwaukee durante la Grande Recessione e la presidenza Obama, quando l’ottimismo si è trasformato in disperazione.
Consulente di una grande azienda, tra i vari problemi quotidiani, è una delle poche della sua generazione ad avercela fatta, riesce infatti a inviare denaro ai genitori, rimpatriati in India dopo le ingiuste accuse rivolte al padre di aver falsificato dei visti lavorativi. Un passato difficile, fatto anche di abusi sessuali, che la giovane non riesce a raccontare nemmeno alla sua compagna bianca, Marina, una ballerina bellissima conosciuta attraverso un’app di incontri.
Sarah Thankam Mathews affascina con voce sarcastica e una prosa scarna e ritmata, un calco perfetto della quotidianità e del linguaggio contemporaneo.
È abilissima a raccontare le vite dei millennials, un’intera generazione sempre in lotta tra ciò che le era stato promesso e un mondo che stenta ad appartenerle.
#unadonnalgiorno
https://www.unadonnalgiorno.it/sarah-thankam-mathews/